I protagonisti

Bartolomea detta Mea

La protagonista assoluta del nostro Carnevale Storico. La leggenda narra che fosse la più bella ragazza del Fondaccio, il rione della città più povero. Lavandaia, come tutte le ragazze, era fidanzata con Cecco il Tessitore ma, mentre rientrava a casa con il bucato venne notata da Marco Tarlati, il figlio del Conte. Questo si invaghì della ragazza e la portò nel suo palazzo per farla sua.

Ogni anno i suoi abiti vengono vestisti da una ragazza diversa che avrà il compito di guidare i fondaccini nel Corteo Storico e di rappresentare il Carnevale e la città per l’intero anno.

Cecco il Tessitore

Il promesso sposo della Mea. Ragazzo di umili origini, tessitore di mestiere, innamorato della più bella ragazza del Rione del Fondaccio. Vedendosi sottrarre la giovane fidanzata dal figlio del Conte incita gli amici ed i compagni fondaccini alla sommossa contro il potere ed il potente sovrano, facendo scatenare moti di ribellione e disordine.

Come Bartolomea anche la sua figura ogni anno è interpretata da un ragazzo differente che accompagna la Mea durante il Corteo Storico.

Pier Saccone Tarlati, il Conte

Signore di Bibbiena, Arezzo, Città di Castello, Sansepolcro, Pietramala, Chiusi, Castiglion Fiorentino, Pianettole, Montecchio, Ranco, Mignano, Sarna, Monterchi, Caprese Michelangelo, Farneta e Rondine. Condottiero di fama riconosciuta in tutto il territorio. Venne soprannominato “Saccone” perché “quanto più acquistava, tanto desiderava”; secondo altri, invece, l’epiteto era dovuto al suo fisico massiccio.

La leggenda narra che sia stato lui a far ristabilire la pace tra i due rioni, restituendo la giovane Bartolomea ai fondaccini nel giorno del Martedì grasso.

Marco Tarlati

Il figlio del Conte Tarlati.

Il racconto lo vede tra i protagonisti della rievocazione della Mea, in quanto, invaghito dalla giovane fondaccina la rapisce al punto di provocare una sommossa interna al paese.

I carracciai

Introdotto negli anni settanta, il Carraccio, è diventato uno dei simboli del Carnevale di Bibbiena. Otto vigorosi uomini, quattro fondaccini contro quattro piazzolini, che con forza e coraggio cercano di aggiudicarsi la Pala storica.

Mastro Carraio